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mercoledì 27 aprile 2011

Mozione sull'acqua bene pubblico approvata nel consiglio comunale

Pubblichiamo di seguito la mozione sull'acqua bene pubblico, presentata dall'assessore ai servizi pubblici Giovanni Carrarini ed approvata all'unanimità dal Consiglio Comunale del 24 Marzo scorso.


PREMESSO CHE
  • l’acqua rappresenta fonte di vita insostituibile per gli ecosistemi, dalla cui disponibilità dipende il futuro degli esseri viventi;
  • l’acqua costituisce, pertanto, un bene pubblico che appartiene a tutti;
  • il diritto all’acqua è un diritto inalienabile: l’acqua non può essere proprietà di alcuno, bensì bene condiviso equamente da tutti; l’accesso all’acqua deve essere garantito a tutti come un servizio pubblico;
  • l’accesso all’acqua, già alla luce dell’attuale quadro legislativo, e sempre più in prospettiva , se non affrontato democraticamente, secondo principi di equità, giustizia e rispetto per l’ambiente, rappresenta:
  • Una causa scatenante di tensione e conflitti all’interno della comunità internazionale;
  • Una vera emergenza democratica e un disconoscimento dell’autogoverno territoriale.
DATO ATTO CHE
  • il governo in data 10 settembre 2009 ha approvato il decreto legge 135/09 che anche per l’acqua potabile prevede, a partire dal 2011 , la concessione del servizio tramite gara aperta anche privati, senza la preventiva istituzione di un’autorità pubblica di regolazione che dia garanzie ai cittadini in tema di piena possibilità di accesso ad un bene di primaria importanza come l’acqua, nonché di valutazione della qualità del servizio erogato.
  • il parlamento ha fatto approvare un importante emendamento al tasto discusso in senato,che prevede la garanzia della piena ed esclusiva proprietà pubblica delle risorse idriche e specifica che il governo di queste spetta esclusivamente alle istituzioni pubbliche, in particolare in ordine alla qualità e prezzo del servizio, garantendo il diritto all’universalità ed accessibilità del servizio stesso;
  • al momento la rete idrica è coperta da circa 110 gestori,divisi per ambiti ottimali. Di questi ben 64 sono a capitale pubblico e servono metà della popolazione, il resto è a capitale misto o privato. Le esperienze esistenti presentano certamente luci ed ombre, ma può essere dannoso non valorizzare l’ esperienza pubblica in un settore come l’acqua soprattutto là dove, come nel nostro territorio, si è ben lavorato per affrontare un tema complesso e di vitale importanza quale quello del ciclo idrico;
SI PROPONE DI
  1. Riconoscere il diritto umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua come diritto umano,universale indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene pubblico;
  2. Confermare il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico e che tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono un bene da utilizzare secondo criteri di solidarietà e sostenibilità;
  3. Riconoscere che la gestione del servizio idrico è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico di interesse generale atto a garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini;
  4. Promuovere nel proprio territorio una cultura di salvaguardia della risorsa idrica e di iniziativa per la gestione pubblica del servizio idrico.

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